Fortezza di Kazarma - Sitia

Fortezza di Kazarma - Sitia

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Il nome Kazarma deriva dal veneziano Casa di Arma, che significa caserma o armeria. Infatti, queste erano le caserme della guarnigione veneziana, il quartier generale dell'esercito della città fortificata di Sitia. Le pareti di Sitiache arrivavano a monte come la fortezza, furono costruiti contemporaneamente alla Kazarma, negli anni tardo-bizantini.

Tuttavia, diversi terremoti, le rivolte degli abitanti del luogo contro i veneziani e le incursioni di Barbarossa causò danni ingenti alle mura e alla fortezza stessa. Le mura furono demolite a un certo punto dai Veneziani, che avevano intenzione di ricostruirle ma non lo fecero mai. Alla fine, i veneziani abbandonarono la città nel 1651 e distrussero ciò che potevano per evitare che venisse usata dai turchi. Fortunatamente, la Kazarma ebbe una sorte migliore: i Turchi la restaurarono e fecero anche alcune aggiunte alla costruzione, che sono visibili ancora oggi. Gli avamposti di vedetta a cupola sui merli della fortezza sono un tipico esempio di queste aggiunte.

Due scale conducono all'ingresso principale, ad arco, da cui si entra in un ampio cortile. Sull'altro lato del cortile, di fronte all'ingresso, si trova un torrione, al cui ingresso si accede tramite due piattaforme irregolari con gradini. Sul lato est del torrione si trova un edificio con tre stanze, mentre sul lato ovest si possono vedere i resti di una stanza più piccola, forse una cucina. Il Fortezza di Kazarma merita una visita, sia per chi vuole visualizzare come era la città negli anni del Medioevo, sia per chi vuole godere di una splendida vista panoramica sulla città e sulla baia di Sitia. In estate c'è un motivo in più per percorrere la ripida strada che porta alla fortezza.

Forte di Kararma Sitia Creta

Il Kazarma è una delle sedi che ospitano il festival culturale di Kornariacon eventi quali concerti, mostre d'arte e spettacoli teatrali. Il Fortezza di Kazarma Un tempo era il luogo principale che ospitava il festival, ma oggi è raramente utilizzato come tale, a causa delle restrizioni imposte dal locale Dipartimento di Archeologia.

 

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